Progettazione di un B&B, dove inclusione e interazione sono il vero valore aggiunto

Tutto è cominciato come un semplice incontro tra progettista e committente, nessuno avrebbe mai potuto immaginare la ricchezza che mi ha lasciato dentro la stesura di questo progetto.

Ma andiamo con ordine...

Mi sono incontrato con questi ragazzi, volevano creare un Bed and Breakfast, la loro idea era quella che potesse diventare un punto di riferimento per i ciclisti che vogliono visitare la Laguna di Venezia, ma non solo, il B&B sarà gestito dalla loro associazione, una cooperativa sociale che si occupa di ragazzi disabili, promuovendo l'inclusione sociale attraverso proposte dinamiche e flessibili valorizzando le relazioni all’interno di contesti di vita quotidiana... Quindi questi ragazzi sarebbero stati parte attiva del lavoro quotidiano all'interno del B&B, avrebbero accolto gli ospiti, avrebbero interagito con loro, avrebbero riordinato le stanze e preparato le colazioni...

Wow in questo preciso momento mi si era aperto un mondo inesplorato davanti a me, mille idee, mille pensieri, ma una sola domanda mi passava per il cervello... Carlo come puoi esprimere il concetto di questa cooperativa sociale, arredando un B&B? Cosa puoi fare per portare all'interno di queste mura l'inclusione? Cosa posso fare per queste persone, perchè riescano ad esprimersi al meglio? Come puoi rendere omaggio a questi ragazzi, che dedicano la loro vita ad aiutare persone che non sono fortunate come noi?... Posso solo dire che non è stato semplice.

Quando ho iniziato la progettazione le stanze dovevo tenere conto di svariati fattori, intanto le camere erano per tutti, e quindi qualsiasi persona avrebbe potuto soggiornare in quella struttura, persone con animi sensibili, che avrebbero apprezzato tantissimo l'idea di inclusione, ma allo stesso tempo, anche persone alle quali dell'inclusione non poteva importare di meno.

Quindi dovevamo entrare nelle stanze con concetti e arredamenti che avessero una grossa carica emotiva per chi voleva vederla, ma allo stesso tempo che fossero anche solo piacevoli per chi non aveva l'empatia per comprendere cosa volessimo esprimere o mostrare. 

Questa era l'idea della camera standard, una camera apparentemente semplice e normale, con il suo bagno, il suo letto, la sua testiera e tutti i confort di una qualsiasi camera d'hotel.

La vera particolarità di questa camera, comincia dalla testiera del letto, non quella in cubi di legno, ma bensì la lamiera superiore che rappresenta il sole, infatti quello è un disegno realizzato dai bambini della cooperativa, l'idea era quella di far rappresentare graficamente il sole e il mare a quei bambini, poi avremo digitalizzato i loro disegni e adoperando vari tipi di metalli tagliati a laser, avremo creato l'elemento decorativo centrale, per chi invece non era in grado di disegnare, una nota azienda di illuminazione ha messo a disposizione i pendenti dei comodini in ceramica grezza, per fare in modo che possano essere colorati e decorati a mano dai bambini. 

Ovviamente nelle stanze ci sarebbe stata una didascalia che spiegava tutto questo.

Però l'elemento comunicativo più importante lo vediamo sulla destra, tra le due finestre, si tratta di una "bacheca social", un posto dove l'ospite può lasciare un pensiero, una riflessione, un ringraziamento scritto di suo pugno, per i ragazzi della struttura o per i prossimi ospiti della stanza, allo stesso tempo, anche i ragazzi della struttura, magari quelli più timidi, possono lasciare un messaggio di saluto o di ringraziamento ai loro ospiti. 

La camera superior non si distacca dai concetti e dalle idee che abbiamo spiegato sopra, ha solo una particolarità, abbiamo portato la doccia in camera, separandola dal bagno, qui abbiamo mascherato il vetro con una lamiera di Corten tagliato a laser, volevamo ripetere dei soggetti che avessero un significato sociale importante, e al giorno d'oggi l'artista maestro nella rappresentazione del disagio sociale è Banksy, infatti è proprio alle sue opere che ci siamo ispirati per queste lamiere. 

La vera sfida di questo progetto però è stata la reception, volevo trovare ad ogni costo una raffigurazione che rendesse omaggio al lavoro delle persone di questa cooperativa, un immagine forte, che esprimesse tutto l'amore e la passione che ci mettono ogni giorno.

Il mio pensiero si è posato su di una figura, il maestro d'ascia, che per costruire una imbarcazione deve conoscere tutto del legno che stà adoperando, e sapere come impiegarlo, per farlo diventare l'ordinata o il madiere, perchè senza la sua maestria e conoscenza, quella barca non potrà mai galleggiare o navigare...  Anche il lavoro della cooperativa ha la stessa funzione, e anche loro con le loro conoscenze e il loro "legname", pezzo per pezzo costruiscono le navi, anche se magari non potranno navigare o non riusciranno neanche a galleggiare, riescono lostesso a dare forma e creare delle navi... 


E con questa raffigurazione ho voluto rendere omaggio al loro lavoro, costruendo lo scheletro di una nave in costruzione incastonato nella pietra... per rendere veramente omaggio a questi artigiani di uomini, che pur sapendo che questa nave non potrà mai navigare e prendere il largo, giorno dopo giorno non smettono mai di costruirla.